sabato 28 dicembre 2013

Erielle ci presenta in anteprima il suo romanzo "Come la marea"


Cosa fareste se un affascinante sconosciuto si fosse comodamente installato in casa vostra? E se vi trattasse con sufficienza, convinto che l’intruso non sia lui, ma voi? L'insolita esperienza capita a Laura Roversi, una single di trent'anni che lavora tutto l'anno nella cancelleria di un tribunale, sepolta viva sotto una montagna di scartoffie. Delusa dall'amore, ferita dalla vita, vuole solo godersi in  santa pace la sua vacanza e non immagina certo, rientrando nella vecchia casa di famiglia dopo un anno di assenza, d'imbattersi in un uomo alto e bruno, bello come un divo di Hollywood che la osserva infastidito e non vede l'ora di metterla alla porta. Naturalmente fra i due sprizzeranno scintille fin dal primo istante.

Comincia così una difficile convivenza complicata dall’arrivo di un enigmatico principe russo. Divisa fra i due uomini, per la prima volta la protagonista scoprirà la forza travolgente della passione e il tormento dell’amore.
Con le sue case imbiancate a calce, che si riflettono nel porticciolo specchiato d'azzurro, il luogo dov'è ambientata la storia  incarna lo stereotipo dell'isola mediterranea, uno di quei posti dove gli abitanti si conoscono tutti e non ci sono segreti.

La vicenda procede a ritmo serrato, fra incontri bollenti, intrighi internazionali e tesori nascosti, fino al piacevole “happy end”.



Conosciamo meglio i personaggi del romanzo:



Sara Felberbaum
Laura Roversi lavora presso la cancelleria del tribunale di una grande città del nord Italia e torna sull'isoletta  dove si trova l'antica dimora di famiglia soltanto in estate, per trascorrervi le ferie. Alloggia in una vecchia casa, la torre Albina, che sorge isolata in cima a una scogliera  a picco sul mare. Vive da sola, sta bene con sé stessa e dopo aver ricevuto una grossa delusione d'amore, non cerca nessuna relazione sentimentale.





Con le sue case imbiancate a calce che si riflettono nel grazioso porticciolo specchiato di azzurro, "l'isola" rievoca una qualunque località del Mediterraneo, uno di quei posti dove gli abitanti si conoscono tutti e sono più o meno imparentati fra loro.



Appena arrivata, Laura s'incontrerà, o meglio, si scontrerà con un affascinante sconosciuto, Nico Giordano, e subito fra i due sprizzeranno scintille, tanto più che si troveranno costretti a coabitare. 
Entrambi orgogliosi e ostinati, faranno di tutto per ignorare l'irresistibile attrazione che li ha spinti l'uno verso l'altro fin dal primo istante, finché un bel giorno ... 
 
La storia è scorrevole, a tratti divertente, non manca un po' di mistero e soprattutto c'è tanto eros.
(Nella foto l'attore Antonio Cupo che potrebbe impersonare
l'affascinante Nicolai).






Alexis Vladimirovich Rastrov è un milionario russo il cui lussuoso yacht è costretto a fermarsi in porto per un'avaria e anche lui si ritroverà attratto da Laura.
Bello e tenebroso, forte e dominatore, darà filo da torcere ai protagonisti. 
(Nella foto Olivier Martinez che mi ricorda Alexis)






Intorno a loro gravitano molte figure "di contorno": Clara, l'amica del cuore di Laura, esperta mangiatrice di uomini e dispensatrice di buoni consigli puntualmente disattesi; Thor, il padrino di Nico e suo altrettanto prodigo consigliere (me lo immagino come il simpatico protagonista di Last cop); la gentile Irina, madre di Alexis, una coppia di gemelli diversi alla ricerca di un tesoro perduto.

Il romanzo, solo in e book, è già disponibile.
Se volete leggere le prime pagine in anteprima cliccate  qui 
oppure potete acquistarlo su tutti gli stores on line:
Amazon  Bookrepublic Ultima Books Ibs ecc.

mercoledì 18 dicembre 2013

Cartellate e Pettole, le ricette dei tipici dolci natalizi pugliesi

Natale in Puglia è un vero tripudio per la gola, una festa di colori e  sapori!


I nostri dolci sono preparati con ingredienti semplici: miele, mandorle, vin cotto di fichi  o di uva, gelatina di mele cotogne, candida glassa di zucchero e ci accompagnano per tutto il periodo delle feste.


In tutta la regione, anche se conosciute con nomi diversi, sono diffuse le cartellate o carteddate  (frunzoli, frinzele, scarole, ncartiddati, scartagghiate). Si tratta di un impasto fatto con farina, olio e vino bianco steso sottilmente, tagliato a losanghe e attorcigliato per formare lievi rose che verranno fritte nell'olio bollente.
Ecco la ricetta:
Ingredienti:
1 kg di farina setacciata
200 g di olio
200 g di vino bianco
1 pizzico di sale
olio per friggere
miele o vincotto

Impastate la farina prima con l'olio riscaldato in un padellino, poi con il vino intiepidito e il sale.
Stendete la pasta in una sfoglia sottilissima, quasi trasparente, e col tagliapasta dentellato ritagliate delle strisce che unirete a formare delle rose. La velocità è essenziale perché se l'impasto si raffredda s'indurisce e diventa difficile da lavorare. Nel caso aiutatevi con un po' d'acqua calda.
Una volta pronte friggetele in abbondante olio d'oliva. Badate che la pasta resti chiara.
Fatele asciugare e passatele, poche per volta, in un tegame colmo di vincotto intiepidito. Disponetele subito dopo in un piatto da portata. In alternativa, la stessa operazione si può fare col miele.
Infine si cospargono con cannella e confettini di zucchero colorato.
Questi dolci si conservano per tutta la durata delle feste, fino all'Epifania .

Questa invece è la ricetta delle "PETTOLE" una sorta di frittelle leggere come nuvole.
Ingredienti:
1 kg di farina setacciata
200 g di patate
25 g di lievito di birra
1 cucchiaino di sale
Lessate le patate, sbucciatele e passatele nel passapatate.
In una ciotola mettete la farina.
Al centro ponete il sale e le patate passate. Sciogliete il lievito in poca acqua tiepida. Aggiungetelo alla farina insieme all'acqua calda sufficiente a formare un impasto morbidissimo. Lasciatelo riposare nella ciotola finché non sarà raddoppiato.  Quando l'impasto sarà ben lievitato, formate delle palline e friggetele in olio abbondante. Servitele calde, spolverizzate con zucchero e cannella o intinte nel miele, nel vincotto di uva o di fichi o nella gelatina di melecotogne .

Curiosità
Il vincotto viene ottenuto dalla spremitura dell'uva e da una lunga cottura che lo porterà a restringersi fino a diventare uno sciroppo scuro e dolce, ottimo da gustare nella stagione fredda. Per ottenere un litro di vin cotto sono necessari 10 kg di uva e parecchie ore di bollitura a fuoco lento. Il suo gusto agrodolce è preferito da molti a quello del miele.

I Romani usavano il mosto cotto come ingrediente per arricchire carni ed altri piatti e nelle torte come edulcorante; prima che venisse introdotto l'uso dello zucchero di canna veniva anche mischiato al miele. Usavano anche il mosto cotto diluito con acqua come una dolce bibita energetica, o come base per creare un "vino" romano fortemente inebriante. La cucina di Apicio
( I° scec. d. C.) fa largo uso di defrutum. Il succo di frutti dolci (melacotogna, fichi, carrube) nell’antico Occidente veniva bollito e concentrato ottenendo così altre tipologie di mosto cotto che non è un vincotto in quanto non deriva dall’uva.
Tradizionalmente in Puglia è utilizzato per la preparazione di molteplici prodotti della tradizione, tra i quali spiccano le tipiche "pittule", i taralli neri, i "mustazzoli" e le "Carteddate" le famose cartellate pugliesi, rose fatte con un impasto particolare lavorato con olio e lievito e che vengono poi fritte e ricoperte con il Vincotto o "Cuettu". Con il vincotto inoltre, si preparavano già in età grecoromana e medievale ottime granite utilizzando la neve compressa nelle "neviere", grotte appositamente scavate nel sottosuolo per stipare questa rara precipitazione atmosferica dal momento che a quel tempo, nell’area della mite Terra d’Otranto, non esisteva altro modo per procurarsi il ghiaccio. Il vincotto è ricco di polifenoli antiossidanti benefici per la salute.
Fonte Wikipedia

 

 

giovedì 5 dicembre 2013

Ricette, racconti e idee per Natale

Natale è alle porte e come ogni anno mi viene voglia di preparare tante cose belle e soprattutto buone.
Ecco la ricetta dei biscotti da appendere all'albero, ma sono ottimi da mangiare anche subito.
Ingredienti:
350 g di farina
100 g di zucchero
100 g di miele
100 g di burro
1 uovo e 1 tuorlo
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di bicarbonato
Con gli ingredienti preparate una pasta frolla in cui ritaglierete le forme che preferite  (stella, alberello, ecc.)
Inutile ritagliare un buchino in cui poi inserire il nastrino perché in cottura si richiuderebbe, meglio bucarli con uno stecchino quando sono ancora caldi.
Infornate per 15/20 minuti finché saranno dorati e la cucina non verrà invasa da un delizioso profumino.
Miele e cannella inoltre daranno ai vostri biscotti un gusto particolare che richiama subito alla mente la magia delle feste ...
Decorate con glassa di zucchero, codette colorate o argentate,
insomma date fondo alla vostra fantasia.
Ecco i biscotti che ho preparato insieme al mio bambino ieri sera:
Vi consiglio di prepararne in abbondanza perché vanno a ruba e l'albero rischia di restare vuoto.



Inoltre se desiderate qualche idea per le decorazioni natalizie da realizzare semplicemente con quello che avete in casa, cliccate qui  e troverete le istruzioni per le "arance intagliate", la "frutta brinata" e il "cesto di pigne."
Se invece cercate un romantico racconto dall'atmosfera natalizia cliccate su Il dono più grande e potrete leggerlo.