venerdì 14 aprile 2017

Ornella Albanese e "Il sigillo degli Acquaviva" un romanzo storico



Chi ha letto L'oscuro mosaico ricorderà certamente Yussuf Hanifa, il guerriero saraceno che nelle vesti di investigatore, salvava il protagonista da un'accusa infamante. Nelle ultime pagine della storia appariva anche Sara, la giovane mosaicista che in abiti maschili stava lavorando al pavimento della cattedrale di Otranto.

Questi due personaggi sono diventati i protagonisti de "Il sigillo degli Acquaviva" una vicenda che inizia dove l'altra finiva, narrata nello stile inconfondibile di Ornella Albanese.


Ecco la trama:



Anno 1165, cattedrale di Otranto. Durante la cerimonia per il completamento del magnifico mosaico di Pantaleone da Casole, secondo la tradizione spetta al mosaicista più giovane inserire l'ultima tessera, ma quel mosaicista è in realtà una donna: Sara dei Sassi, nascosta sotto abiti maschili per poter lavorare a quell'opera prodigiosa. Un Saraceno dal passato oscuro, Yusuf Hanifa, uomo di scienza e temibile guerriero, aspetta che lei ponga l'ultima tessera e, finalmente, torni a essere donna per lui.

Il destino però è in agguato e separa le loro strade. Yusuf viene caricato su una nave diretta a San Giovanni d'Acri, affinché torni nella sua terra, dove il padre è depositario di un incredibile segreto. Sara invece fa ritorno alla rocca della sua famiglia, in una valle ricca di feudi e dominata dal Gran Sasso.

Qui, nel castello degli Acquaviva, ambizione e spregiudicatezza tessono trame ingannevoli e la verità è sempre difficile da rintracciare sotto le apparenze, ma l'arrivo di Yusuf Hanifa romperà tutti gli equilibri faticosamente raggiunti.

Grazie al suo valore e alla sua acutezza, il moro giunto dal mare svelerà ogni cospirazione, ricomponendo un oscuro mosaico che mostrerà l'intera trama.


 
Il sigillo degli Acquaviva

di Ornella Albanese

Leone Editore

data di uscita  13 aprile

prezzo: euro 13.90

cartaceo




ESTRATTO

Poi, un giorno, nella sua vita fatta di duro addestramento e di duro studio, erano apparsi gli occhi luminosi di Hamida.

Yusuf Hanifa si staccò bruscamente dal parapetto, vacillando appena al rollio della nave.

Dannati ricordi, imprecò. Inabissatevi in questo mare d'inchiostro. Tornate nell'angolo buio in cui vi avevo sepolto. 

Il suo giaciglio maleodorante gli parve quasi un piacevole rifugio, se il sonno fosse arrivato a salvarlo dall'odio scellerato che provava per suo padre.

 

TRAILER

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